venerdì 6 aprile 2012

"CON IL SOLITO RITARDO... "di Raffaele Marini











Martedi 03/04/2012
Con il solito ritardo

Scrivo dal banco degli ipocriti;
perché, come tutti gli ipocriti, mi accorgo dopo, a fatto avvenuto, a perdita effettuata. E come gli ipocriti dico la mia, senza mai aver veramente fatto qualcosa per ciò che si è perso e divento consapevole che la responsabilità della perdita, pure se infinitesimamente piccola, è anche mia.
Ho appreso da un amico, nel primo pomeriggio di ieri della mancanza... della chiusura... del fatto che Porthos non verrà più pubblicata. All’inizio la titubanza, il dubbio, poi la certezza che arriva dalla mia posta elettronica che è come un lutto ineluttabile che si apprende solo dopo aver visto il cadavere.
Ancora meglio, un’amputazione; sì, l’amputazione del braccio sinistro però, quello che si utilizza solo nel momento del bisogno estremo, solo per i lavori sporchi, quello che usi solo quando, appeso penzolante a un burrone, senti che solo con il destro non riesci a sostenere il peso; sì, quello stesso braccio per cui, se si fosse avuta una consapevolezza diversa, forse si sarebbe divenuti più forti, più solidi e forse più liberi.
Ma il punto focale è che solo dopo la perdita si diventa consapevoli dell’importanza di quell’arto, quando ormai il recupero è impossibile.
Porthos è una rivista che ho seguito con passione e distacco, il distacco che si riserva a chi si pensa che sia sempre forte, sempre presente e, forse, istituzionale. Sì, ho parlato in giro di Porthos, a volte l’ho propagandata, ma solo sporadicamente mi sono abbonato a essa, pur ritenendola la più autorevole rivista del vino, l’unica in grado di rivoluzionare questo mondo prezzolato e mercificato dalle guide. Porthos, soprattutto nella figura di Sandro Sangiorgi, è stata in questi anni fonte di forza e ispirazione, nonché un appoggio sempre presente per quanti cercassero una prospettiva diversa, forse più sensibile, forse più illuminata, sicuramente la più pioneristica nel mondo del vino e che ha portato, a quanti come me vi si sono solo affacciati, a una realtà diversa, a un approccio poeticamente tangibile. Porthos è stata una ricerca costante e un raro approfondimento che ha cambiato per sempre l’approccio alla degustazione e la percezione sensoriale di quella liquida materia piena di odori che diviene cultura e territorio, storia e persone, se trasmessa come Porthos la trasmetteva.
Addio Porthos e grazie per quanto in questi anni ci hai dato e scusa se in molti non siamo stati in grado di ricambiare.
Raffaele Marini
Se ammettiamo che l'essere umano possa essere governato dalla ragione, ci precludiamo la possibilità di vivere.
                                                                                                                                                          Christopher McCandless

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