Recupero delle antiche tradizioni delle “arti e mestieri” e del “lavoro di bottega”: questi gli obiettivi del neonato
Centro di Formazione per giovani chef diretto dal maestro di cucina
Niko Romito, in collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e Slow Food.
A supportare questa iniziativa, c’è anche la partnership siglata dall’antico
Pastificio Garofalo di Gragnano,
azienda made in Italy impegnata non solo nella produzione di pasta di
alta qualità, ma anche nella valorizzazione dei saperi e delle
eccellenze gastronomiche, nella promozione del territorio e nel sostegno
della buona cucina italiana.
Abbiamo chiesto a
Niko Romito
di raccontarci tutto sulla sua nuova avventura da “docente” e,
ovviamente, ne abbiamo approfittato per farci cucinare qualcosa di
speciale: il Pancotto.
Com’è nata questa iniziativa e qual è lo spirito che la anima?
Ho
sempre pensato che il talento e la passione potessero avere un senso
solo se accompagnati da studio e conoscenza. Per questo è natala Niko
Romito Formazione, un centro di alta formazione gastronomica in grado di
parlare un linguaggio moderno. Il mio desiderio è riuscire a diffondere
la cultura gastronomica in Italia e nel mondo, formando quelli che
saranno i veri ambasciatori dei nostri prodotti e dei nostri saperi. Il
cuoco di oggi ha una grande responsabilità. Non è solamente colui che
trasmette la cultura del luogo e delle tradizioni, ma ha un ruolo
sociale e deve essere anche un manager, ed è per questo che ho pensato
di inserire corsi di gestione ed economia per aiutare i futuri cuochi ad
affrontare le sfide che li aspettano nella loro carriera. Inoltre, nel
programma dei corsi sono state inserite lezioni teoriche, tenute dai
docenti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (con cui
collaboreremo anche grazie al supporto di Slow Food) che insegneranno ai
futuri chef chimica del gusto, storia delle culture alimentari, diritto
degli alimenti, botanica e altre materie fondamentali. Infine
garantiremo un iter formativo all’avanguardia mediante il contributo di
rinomati chef, pasticceri, produttori e artigiani. Gli studenti saranno
coinvolti direttamente nelle attività del Ristorante Reale e nelle
numerose iniziative volte a promuovere l’interazione tra produttori e
cuochi, oltre alla possibilità di effettuare stage nelle aziende del
settore.
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