
martedì 4 giugno 2013
Da leggere tutto d'un fiato...
"L'uovo alla kok" di Aldo Buzzi
Non necessariamente i libri di cucina debbono essere massicci, enciclopedici e terrorizzanti per tecnicità. Questo Uovo alla kok,
per esempio, è tutto l'opposto: più che a quei maestosi trattati, si
avvicina al tono di una conversazione fra amici dove occasionalmente si
trasmettano importanti segreti di «alta e bassa cucina». Segreti che
possono riguardare l'insalata come anche certi piatti esotici e
inauditi. E ogni volta si tratterà di suggerire qualche accorgimento
indispensabile, di quelli appunto che «non si trovano nei libri».
Non c'è bisogno, ormai, di citare Lévi-Strauss per far riconoscere che
la cucina è un prezioso elemento della civiltà, dalle innumerevoli
ramificazioni. La cucina prosegue naturalmente nei luoghi (ristoranti,
bettole, caffè), nelle maniere (il servizio, gli usi a tavola, gli
effetti, afrodisiaci e no), nell'immaginazione (testimonianze ovunque
nella letteratura). E ci si potrà persino spingere ad affermare che la
cucina, prima di ogni altra cosa, è un sapere occulto che serve al
piacere come alla sopravvivenza.
Aldo Buzzi ha voluto tenere insieme questo delicato groviglio: il suo
libro tocca tutti questi aspetti e ci si presenta come una conversazione
continuamente interrotta da ricette (mai banali e tutte sperimentabili
senza troppe difficoltà), cosparsa di piccoli tocchi eccentrici e
osservazioni discretamente erudite, adatte a insaporire un libro sui
sapori, scandite da alcuni squisiti disegni di un maestro di ironia:
Saul Steinberg. Quanto all'intenzione del libro, essa è antica e
potremmo anche dire «classica»: essere utili al lettore senza
dimenticarsi di divertirlo.

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